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Le Professioni Intellettuali

In Italia è usuale pensare che tutte le attività professionali, per essere esercitate, debbano essere “riconosciute” e “autorizzate” dallo Stato e non sono affatto chiari i limiti nei quali siano effettivamente necessari riconoscimenti e autorizzazioni. Così “non riconosciute” e “non autorizzate” diventano quasi sinonimo di attività “non legale” o “illecita”. Questo modo di pensare esistente nell’opinione pubblica poco informata e nell’autorità amministrativa ha creato nel tempo uno stato di perenne incertezza e precarietà negli operatori che, nonostante il loro successo professionale, si sono sempre sentiti considerare come non riconosciuti o, peggio, non autorizzati. Questo ha reso lenta e difficoltosa l’acquisizione della loro identità professionale anche se costruita in anni di esperienza di lavoro e di associazionismo. Altrettanto importante è da considerare l’ingiustizia subita da questi seri professionisti da parte di persone scorrette e sedicenti operatori del settore che, in mancanza di una regolamentazione e senza una adeguata preparazione, si sono potuti improvvisare professionisti del mestiere, creando seri danni all’immagine degli operatori qualificati, all’utenza e alla professione stessa.
Se da un lato deve essere chiaro che, ad eccezione delle attività professionali già riservate per legge, l’esercizio delle attività intellettuali (e non solo intellettuali) in Italia è libero, urge, per i motivi sopra indicati, che ci sia al più presto da parte dello Stato un riconoscimento, non soltanto di queste nuove figure professionali, ma anche un riconoscimento umano dei lavoratori, donne e uomini, che per decenni si sono impegnati correttamente nella loro attività, nel loro studio, nel loro aggiornamento e nell’organizzazione della propria associazioni di categoria per il controllo, l’autoregolamentazione e la rappresentatività della professione non ancora riconosciuta.
La IAS e le sue associazioni fanno parte del Colap (www.colap.it), il Coordinamento delle Libere Associazioni Professionali che rappresenta circa 180 associazioni nazionali di categoria di professionisti che da decenni lavorano senza un riconoscimento della figura professionale da parte dello Stato. E’ da considerare inoltre che sono circa tre milioni i lavoratori in Italia che non possiedono un riconoscimento della propria professione.

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